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FINANZIAMENTO LEASECREDI: COSA C’È DA SAPERE?

Prima della sottoscrizione di un contratto di cessione del quinto o Delega di pagamento dello stipendio sarebbe opportuno verificarne le condizioni tenendo naturalmente conto degli elementi soggettivi che possono averle determinate, ad esempio gli anni contributivi, trattenute dallo stipendio, età, eventuali patologie mediche, tagli dello stipendio, assenze frequenti, anzianità di servizio, e assumibilità di rischio per tipologia dell’amministrazione d’appartenenza. In ogni caso l’equilibrio della scelta deve per forza non trascurare gli elementi indicatori che determinano le condizioni ed in particolare:

Il TAN o più precisamente Tasso Annuo Nominale 

È il tasso d’interesse “puro” che viene applicato al prestito, definito su base annua e determinato dall’istituto finanziario all’importo totale del finanziamento. In sintesi, si tratta della somma in più che va riconosciuta al finanziatore alla fine dell’anno calcolato sull’importo erogato. Più elevato è il Tan e il numero delle rate e maggiore sarò il tasso reale del finanziamento.

Il TAEG meglio conosciuto come Tasso Annuo Effettivo Globale

Più propriamente un tasso virtuale da non considerarsi come base nel calcolo del rimborso delle rate ma da intendersi come un elemento indicatore per comprendere quale sia il costo globale del finanziamento. Esso include infatti tutti i costi e diventa un valido aiuto nella comprensione di quanto possa essere adatto quel finanziamento e di quanto sia il suo il costo totale. Nel caso di una valutazione più precisa rapportata ad un altro contratto, nella comparazione si faccia attenzione a condizioni simili nella durata in quanto a parità di importo finanziato il TAEG potrebbe aumentare su eventuale diminuzione della durata stessa. Nel caso di uguale durata, potrebbe invece diminuire qualora vi fosse un aumento dell’importo richiesto con la Cessione del quinto.

Il numero delle rate e il loro importo

In quanto al momento del perfezionamento potrebbero essere differenti da quelle di cui eravate a conoscenza nel corso della trattativa. Quest’aspetto non è assolutamente da trascurare in quanto capita molto spesso di prendere per buono quanto definito in fase di richiesta ma talvolta omesso (non solo per malafede ma anche per scarsa professionalità o competenza del vostro referente) perché sopraggiunte modifiche dopo la delibera dell’organo finanziatore. Le condizioni differenti talvolta sono determinate da situazioni purtroppo non chiare al momento degli accordi e nella prima fase di preventivazione. Succede spesso che si definiscano rate minori o durate differenti proprio perché all’ottenimento del certificato di stipendio piuttosto che di una verifica del periodo contributivo o ancora di un’ulteriore trattenuta o indebitamento si debba obbligatoriamente ridurre o modulare il piano finanziario. Tutto questo è ammissibile nella misura in cui si faccia molta attenzione alla verifica sul contratto di questi parametri prima di apporre qualsiasi firma di accettazione.

Spese d’istruttoria

Sono generalmente a carico del richiedente e vengono detratte dall’importo erogato al momento della liquidazione delle somme. Possono variare da istituto a istituto di credito e sono attribuite ai costi sostenuti per la valutazione e gestione della pratica di cessione del quinto.

In conclusione

Come diciamo sempre bisogna accedere al credito con coscienza e in particolare rivolgersi ad un’agenzia professionale che sia in grado di guidare il richiedente nella giusta valutazione. Offrire una consulenza gratuita sempre proprio a questo, fare una valutazione a priori e rendere la persona consapevole riguardo le specifiche della Cessione del Quinto. Una volta che viene fatto questo passo importante i successivi saranno veloci e sicuri, così che il problema finanziario possa essere risolto con soddisfazione per richiedente e agenzia finanziaria.

 

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