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LEASECREDI: RASSEGNA STAMPA DI MAGGIO

Torniamo con la nostra Rassegna Stampa mensile, oggi vi parleremo di LavoRas, è stato infatti firmato l’accordo tra Regione ed Enti Locali, per il cantiere che muove 45 milioni dei 128 complessivi messi in campo con il piano del lavoro voluto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Regionale. Proseguiremo parlando dei requisiti, introdotti dalla legge di Bilancio dello scorso anno, per i Pensionati che potranno accedere alla quattordicesima. Infine vi aggiorneremo sulle nuove regole per diventare Dipendenti Statali, saranno ben 1900 le nuove assunzioni nelle amministrazioni pubbliche.

LavoRas, si parte con i cantieri da 45 milioni. Pigliaru: “La nostra risposta a una ripresa che è ancora troppo lenta.”

Insar a breve pubblicherà l’avviso con cui i Comuni possono presentare il proprio progetto che sarà poi valutato direttamente da Insar. Quando verrà approvato inizierà la selezione dei disoccupati dalle liste comunali così che si possa materialmente aprire il cantiere. La procedura per obblighi di legge ha delle scadenze in ognuna delle sue fasi fissate fra i 30 e i 45 giorni, naturalmente può essere chiusa nel giro di pochissimi giorni se le domande saranno presentate tempestivamente dai Comuni. Grazie ai cantieri verranno occupati ben 3500 Sardi. I rappresentanti degli Enti Locali hanno espresso forte apprezzamento per LavoRas, specificando la correttezza dell’impostazione e la condivisione di questo percorso, che dà grande fiducia e risponde positivamente alle aspettative dei Comuni.

Lo stesso Pigliaru interviene così: “LavoRas è la nostra risposta a una ripresa che è ancora troppo lenta, e questo vale non solo per la Sardegna ma per tutto il Paese, soprattutto al sud. Quando il mercato non sostiene con sufficiente vigore la creazione di lavoro, la ricetta è quella che ci ha insegnato Keynes: il lavoro va creato anche con l’intervento pubblico, i cantieri di lavoro previsti e finanziati da LavoRas sono esattamente questo: la creazione di nuova occupazione subito su progetti mirati, che dunque avranno effetti permanenti con la realizzazione di servizi di cui le comunità avevano bisogno e che saranno un vantaggio per tutti. Grazie all’impegno di molti e con l’essenziale protagonismo dei Comuni il percorso sta andando avanti in fretta ed efficacemente: la firma di oggi, che definisce i dettagli, dimostra che insieme si è lavorato bene, ed è un ottimo esempio di collaborazione tra Istituzioni che hanno come unico obiettivo aiutare chi ha sofferto e sta soffrendo di più la crisi.”

Concorso pubblico, nuove regole per diventare dipendenti statali

Sono finalmente arrivate le linee guida relative alle procedure per i concorsi pubblici unici per il reclutamento del personale nella Pubblica Amministrazione. Tra le tante novità ci sono i nuovi criteri di valutazione dei titoli e nuove regole anche per quanto riguarda le prove da sostenere: sarà premiata la logica più che la memoria e ai futuri dipendenti statali potrà essere richiesto anche di redigere una circolare o cimentarsi con prove pratiche.

Le selezioni: dovranno puntare a verificare le capacità dei candidati ad applicare le conoscenze a specifiche situazioni o casi problematici, mandando in soffitta le prove concorsuali scolastiche o nozionistiche che finora hanno dominato i concorsi pubblici. Ai candidati potrà essere chiesto anche di preparare atti amministrativi, circolari e simili.

Giovani: Per l’ammissione a un concorso pubblico, particolare attenzione viene rivolta ai giovani. Se da una parte per i profili elevati viene richiesta “una particolare competenza nella materia o esperienza nel settore, adeguatamente documentata” si raccomanda, allo stesso tempo però, nella definizione dei requisiti che “occorre tener conto del tipo di selezione che possono produrre: “privilegiare l’esperienza professionale può avere l’effetto di escludere di fatto i candidati più giovani”.

I requisiti:  Stessa attenzione ai giovani che viene riservata nella formulazione dei “titoli”, laddove vengono date indicazioni alle pubbliche amministrazioni per “evitare di escludere di fatto categorie di potenziali candidati meritevoli (in particolare quelli più giovani) attribuendo un peso eccessivo a titoli che essi non possono avere”.
Sempre a proposito dei titoli da presentare a un concorso si raccomanda che i “i titoli di servizio” non devono essere “discriminatori” essendo in possesso solo di chi è già dipendente dell’amministrazione che bandisce il concorso, e dunque, “non dovrebbero consistere semplicemente nell’aver svolto un’attività ma di averla svolta in modo meritevole”.

La firma del decreto sblocca quasi 1900 assunzioni nelle amministrazioni pubbliche, così commenta la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino.

Quattordicesima pensionati 2018: I requisiti

La quattordicesima spetta solo ad alcune categorie di pensionati, ossia a coloro che sono in possesso dei requisiti introdotti dalla legge di Bilancio dello scorso anno. Questo è quello che serve sapere:
La quattordicesima viene erogata in un’unica rata, versata nel mese di luglio, e viene pagata d’ufficio, non bisogna inviare alcuna domanda.

Per ricevere la quattordicesima 2018 i pensionati devono avere i seguenti requisiti: età non inferiore ai 64 anni e un reddito complessivo personale inferiore a 1.014,84 euro mensili lordi (escluso il reddito del coniuge). La quattordicesima è stabilita nel caso di pensioni di anzianità, di vecchiaia, di reversibilità, per chi percepisce l’assegno di invalidità e per chi percepisce la pensione anticipata.

La quattordicesima potrà essere ricevuta dai soggetti titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria; inoltre il reddito dei destinatari non dovrà essere due volte superiore al trattamento minimo, quindi non superare i 1014,84 euro per l’anno 2018, per la percezione della quattordicesima nel caso della misura integrale; infine questo reddito non deve essere due volte superiore al trattamento minimo più la quattordicesima, nel caso della percezione parziale della misura.

Questi gli importi della quattordicesima in base ai contributi versati e all’ammontare della pensione:

Per i pensionati con reddito massimo di 9.786,86 euro la quattordicesima è pari a:

per la prima fascia (fino a 15 anni di contribuzione se dipendenti, 18 anni per gli autonomi) 436,80 euro;

per la seconda fascia (dai 15 ai 25 anni di contribuzione se dipendenti, dai 18 ai 28 anni per gli autonomi) 546 euro;

per la terza fascia (oltre i 25 anni di contribuzione per i dipendenti, oltre i 28 per gli autonomi) 655,20 euro.

Per i pensionati con reddito tra i 9.786,86 euro e i 13.049,14 euro la quattordicesima è pari a:

per la prima fascia (fino a 15 anni di contribuzione se dipendenti, 18 anni per gli autonomi) 336 euro;

per la seconda fascia (dai 15 ai 25 anni di contribuzione se dipendenti, dai 18 ai 28 anni per gli autonomi) 420 euro;

per la terza fascia (oltre i 25 anni di contribuzione per i dipendenti, oltre i 28 per gli autonomi) 504 euro.

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